Dovremo lasciare subito il campeggio perché c’è la Fiesta della Vendemmia ed il camping è tutto prenotato dai forestieri. Non ci lasciamo sfuggire l’occasione e seguendo la fiumana umana, tutta addobbata a festa, ci troviamo al centro della fiesta. C’è il festival canoro, i palloncini, gli artisti di strada e finanche la capra equilibrista (Foto 1). C’è una lunga fila per degustare una tazza di vino tinto (rosso) locale, accompagnata da due costolette di agnello cotte alla brace di sarmenti (Foto 2), accesi per terra nella piazza. Quando ai nostri vicini di fila diciamo che vorremmo pranzare (fare comida) ci ribadiscono che è solo una degustasion. Al che gli dico che avrei preso dos o tres degustazion a testa, che sono una comida. Gli spagnoli sono perplessi. Abbiamo la prima dimostrazione di quanto il regime, che ha lasciato indubbiamente ordine e pulizia, ha tolto fantasia a questo popolo latino come noi; oppure, più semplicemente, in questa zona sono molto meno latini e più nordeuropei. Avremo molti altri episodi, che ci convinceranno della validità della prima tesi.
Con la N 120, che segue perfettamente il “Camino”, giungiamo a Santo Domingo della Calzada, tappa importante di esso. Campeggio bello ma caro e senza acqua calda ai lavandini (Camping Banares – tel 941 34 28 04 – 17,65€/notte). Ci siamo spostati di solo 1° 21’ di latitudine ma di 18°78’ di longitudine e non cambiando l’orario in Spagna il sole tramonta ormai alle 20,00 e sorge quasi alle 7,00.
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