49° giorno – 30 ottobre 2005 – Domenica – al contachilometri 145.528 (Parz. 258 – TT 8.652)

Partiamo di corsa da questo campeggio. E’ domenica e vogliamo approfittare dell’ingresso gratuito ai musei, ma tra la ricerca di una stazione di servizio, dove finalmente facciamo 40,00€ a 0,987, e di un parcheggio riusciamo a visitare solo il Prado, splendido. Satolli di tanta cultura andiamo a mangiare al Paraiso del Jamon nei pressi di Plaza Mayor in calle del Arenal, 26, buono ed economico (17,50€), uscendo prendiamo del Jamon Bellota a 85,00€/Kg per la cena, li varrà tutti. Facciamo una passeggiata per Plaza Major (Foto 1, 2) e dintorni, passiamo per il centro di partenza di tutte le strade di Spagna (Foto 3), costatiamo che i veterinari stanno nelle strade appropriate (Foto 4) e quindi ci avviamo a cercare il nuovo campeggio. Intanto riprende a piovere e sotto l’acqua facciamo una ricerca infinita di questo campeggio introvabile. Non l’avessimo mai trovato!
Siamo a Arganda, è una zona in via di tumultuoso sviluppo, pertanto lavori ovunque e segnaletica scarsissima, neanche una mappa e le spiegazioni di una prima Guardia Civil ci fanno arrivare a destinazione, servono le seconde di una Guardia più accorta a farci arrivare al Camping Arganda in contrada Campo Real, km 3.600 – tel 91 871 26 63, un posto che definire indecente è un complimento; vi basti sapere che nei bagni e nelle docce non ci sono neanche le porte, perché sfasciate (16,05€). E’ tardi, piove a dirotto, non me la sento di rimettermi a guidare sulle tangenziali di Madrid, non abbiamo alternative e al momento di entrare va via la corrente, l’impressione era già brutta all’ingresso ma dello squallore totale ci renderemo conto al ritorno della corrente.

Devo a questo punto fare una considerazione sulla viabilità spagnola. Si viaggia molto bene le strade sono nuove, ben asfaltate, non hanno rappezzi. Gli automobilisti sono estremamente disciplinati, al limite del ridicolo o del maniacale, ma c’è un ma! Sono determinati e spietati e su autopiste di circonvallazione con uscite, assurdo! anche a sinistra, mal segnalate, con cartelli piccoli, piccoli e moltissimi lavori in corso, rendono un inferno la percorrenza a chi non conosce le uscite; neanche la nostra targa straniera è servita ad ottenere un minimo di pazienza e tolleranza da questa gente, che ti sorpassa a destra e a sinistra, sfiorandoti, ti pressa e ti abbaglia, non consentendo nessuna indecisione. Tutto questo è detto da una persona che ha percorso in trentacinque anni più di un milione e mezzo di chilometri, per tutta l’Italia e un po’ d’Europa.


Foto 1 // Foto 2

Foto 3 // Foto 4
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